Disgraziatamente a Ligio viene uno sfogo terribile in viso. Prurito, gonfiore e un bruciore che non gli permettono di dormire la notte. Inizia a curarsi da solo con la visualizzazione quantica, la rigenerazione cellulare, la meditazione Mer-Ka-Ba, le affermazioni positive, i mantra di guarigione, l’Hoponopono e una semplice pomata omeopatica all’arnica. Per guarire più in fretta chiede lumi agli archivi akashici e interroga il suo sé ideale in un’altra dimensione, ma non trova risposte. Aggiunge allora un po’ della sua urina, secondo il metodo consigliato dall’urinoterapia e un goccino di propoli alla pomata e mangia solo mele, perché così gli ha suggerito un amico melariano . Dorme nudo dentro una piramide fatta su misura e pagata una fortuna, su molti cuscini di carbone e bambù tachionici sotto le gambe, affinché il sangue gli affluisca meglio al viso, ricoperto di cristalli e collegato tramite fili, allo Zapper. S’immerge nella vasca d’acqua gelata come prescrive l’idroterapia, con tre chili di sale grosso, mezzo litro di aceto di mele, i cristalli di fluorite e di shungite elite, i fiori di Bach e l’acqua diamante. Per rigenerarsi quando esce dalla vasca, si cosparge di pomanders dell’Aura Soma, esegue la danza roteante sufi, canta le invocazioni cabalistiche e beve il succo puro di tre limoni biologici come prescrive la cura del limone. Fa regolarmente reiki, karuna e bagni derivativi almeno sette volte al giorno, ma non basta. Allora prepara impacchi ayurvedici, chiede a un amico di fargli un trattamento di psicocibernetica, di Omega Healing, di Chi e Pong Youp, la purificazione del Dna e usa le sequenze numeriche di Grabovoi, mentre si picchietta facendo EFT. Ascolta la musica a 432 hertz e i canti gregoriani. Beve diversi poconeol, rimedi spagirici e alchemici, va dall’agopuntore, dal massaggiatore shiatsu, watsu, e di riflessologia plantare. Suona le campane tibetane e il tamburo, va da uno sciamano che gli balla intorno per mezza giornata, da un esorcista, dal lettore di tarocchi, dal pranoterapeuta e dall’astrologo. Segue i consigli della nuova medicina del Dottor Hamer. Usa la magia verde degli alberi , la PNL, l’autoipnosi, si fa segnare da un’anziana del paese, recita invocazioni magiche mentre osserva le fiamme delle candele rosa, fa impacchi d’argilla verde ventilata con oli essenziali e acque sacre, insegue un esperto di unzioni con oli sacri e compra il circuito radionico apposito. Dopo aver fatto l’ampeloterapia per due settimane, ingerisce una dozzina di oligoelementi a base di stronzio, la polvere di perle, i Sali di Schussler, i Sali di Epsom, la clorofilla, l’amaro svedese, la spirulina e tutte le alghe biologiche essiccate, le pastiglie di zeolite, si fa fare l’idrocolonterapia e poi digiuna nove giorni. Non basta ancora, allora va a farsi una seduta di: Rqi, Allineamento Divino, Diksha, Costellazioni familiari e terapie angeliche. Segue le indicazioni della psicomagia di Jodorowsky e s’infila una foto del padre nelle mutande. Chiede a una medium di fargli incontrare il suo spirito guida, che gli consiglia di partecipare al gioco di Findhorn, alla capanna sudatoria, alla camminata sui carboni ardenti, allo psicodramma e di percorrere il labirinto. Ligio per essere davvero ligio, si sottopone pure al Theta Healing, l’enneagramma, la danza movimento terapia, il massaggio connettivale e tui na, ma il poveretto (ora davvero povero grazie ai soldi spesi) peggiora a vista d’occhio. Forse perché si è rifiutato di usare il metodo VAFFA…..Meno male che è maschio, altrimenti avrebbe fatto pure la benedizione del ventre e l’offerta del mestruo alla terra.
Intendiamoci, la New Age ha permesso a tutti di poter accedere a insegnamenti preziosi per un vero percorso interiore di crescita, ma troppi personaggi in malafede ne hanno degradato persino gli aspetti più sacri. Persone in momenti di fragilità e senza una preparazione organica di base, rischiano di cadere vittime o di questi truffatori o, peggio ancora, dell’illusione che la vita (o karma o destino personale – ognuno lo definisce a modo proprio) segua delle equazioni dare/avere. Le prove arrivano affinché vengano comprese nel profondo, trasformandoci. A volte si guarisce senza nemmeno sapere come, semplicemente perché siamo andati avanti, con pazienza, umiltà, apertura e fiducia. Più ci si fissa su un problema, più gli si attribuisce energia. Certo dobbiamo curarci, provarci, ma senza forzare troppo. Basta tenere presente che tutti hanno bisogno di “lavorare” su qualche aspetto di se stessi. Mentre scrivevo, ridevo, perché ho provato almeno una volta tutto quello che ho scritto… Ma nell’arco di 40 anni di ricerca! Conoscendomi, vorrò sperimentare ancora. A ciascuno le proprie follie e curiosità verso la vita… Buon Cammino e Buona Ricerca a tutti!