Le colpe dei padri ricadono sui figli…

“Tutto ciò che non arriva alla coscienza diventa il tuo destino” C.G. Jung

Grazie agli studi sulle Costellazioni Familiari di Bert Hellinger, alla Psicobiogenealogia, alle statistiche sugli accadimenti che si ripetono nelle famiglie (arrivando perfino a manifestarsi nello stesso giorno), NON possiamo usare il punto interrogativo. Ormai è chiaro che parliamo di un dato di fatto. Per favore tranquillizzatevi, si può rimediare parecchio a qualsiasi sospeso genealogico, la cosa più importante è iniziare a prenderne coscienza, perché come dice il grande Jung: “Qualsiasi cosa che non arriva alla coscienza diventa il tuo destino.” Naturalmente anche i meriti degli antenati ricadono sui figli, ma questo è solo un minuscolo aspetto della potente rilevanza che il vissuto dei nostri antenati ha su di noi e sulla nostra discendenza. Occorre approfondire ed espandere i concetti per comprenderne la portata. Tutta la straordinaria forza che ci ha permessi di giungere sin qui, attraverso i nostri antenati , porta con sé memorie registrate nel nostro DNA , nel karma di famiglia, nel nostro inconscio (che governa le nostre vita al 95%), nelle nostre emozioni, credenze e pulsioni. Non è dato sapere in quale misura e modi incida su ogni membro della famiglia, perché oltre a sommarsi al destino personale, varia con gli accordi impliciti, animici di ciascuno. Sì roba tosta, che può incutere un po’ di timore, ma è l’ultima emozione alla quale cedere, perché va a sabotare la guarigione, molto più facilmente raggiungibile di quel che si può immaginare. Una deliziosa Nonna mi ha chiesto di fare il tema astrologico di nascita per le sue molte nipotine (tutte femmine), ognuna di loro, aldilà delle proprie caratteristiche personali, presentava lo stesso problema che hanno sia la Nonna, sia le Madri delle bimbe…Coincidenze? Abbiamo scovato uno schema, che con l’aiuto delle antenate femmine, verrà mitigato, se non sciolto. Per il nostro inconscio non esiste la morte, esiste il trauma di non poter continuare a comunicare con i nostri defunti…Rimangono quindi i sospesi. Apro ancora un’altra parentesi invitandovi a ricordare se è capitato anche a voi di ritrovarvi a compiere gesti quotidiani dopo la dipartita di un genitore soprattutto, in maniera diversa, come lo faceva la Mamma o il Papà? Solitamente si continua a farlo per almeno sei mesi… Si dice che accada perché il nostro caro spirando, ci ha trasmesso l’intelligenza del suo corpo fisico. Spero di aver espresso in maniera comprensibile la continuità dei “meccanismi” di famiglia per il nostro inconscio, che in sostanza governa le nostre vite. Come spezzare queste catene e questi condizionamenti così profondi? Ancor prima di recarci a fare una COSTELLAZIONE FAMILIARE (tutti dovrebbero farne diverse, per sbloccare problemi personali o di famiglia) dovremmo fare 2 cose.

1) Documentarci sulla storia della famiglia, per quanto possibile, per vedere se:- vi sono state delle morti violente (la situazione è più incisiva se non è stato possibile seppellire la salma, ad esempio per un annegamento in mare) – fallimenti – aborti – eredità mal spartite – ricoveri in manicomio – carcerazioni- morti vicine nel tempo a nascite – sparizioni volontarie o meno – emigrazioni – bigamie o tradimenti – violenze – matrimoni che non hanno trovato consenso e ogni altro genere di sofferenza, includendo le persone che si sono dovute sacrificare per il bene del “branco” , rinunciando alla realizzazione dei propri desideri e bloccando i propri talenti. Già questo passaggio è molto importante, non solo perché iniziamo a prendere coscienza, ma perché cominciamo in questo modo, a dare un riconoscimento ai nostri antenati e auspicabilmente a onorarli.

2) Analizzare il ripetersi di determinati accadimenti o situazioni “limitanti” e la frequenza con la quale si ripresentano (in forma simile). Malattie, destini simili in famiglia o strettamente collegati. Date che coincidono (spesso nelle famiglie diversi membri sono dello stesso segno zodiacale o ascendente). La ricerca, che spinge quasi sempre ad andare a trovare la vecchia zia o la nonna, aiuta pure a sbloccare qualche segreto di famiglia, rendendoci già più liberi.

Che fare dopo? Almeno una costellazione familiare, rivolgersi a esperti di psicobiogenealogia che vi consiglieranno dei semplici esercizi, che possono assomigliare a quelli della psicomagia di Jodorwsky a volte. Tentare di fare la “Pace” con eventuali eredi o parenti (almeno in cuor nostro) per disaccordi ancora in sospeso, onorare i nostri avi accendendo delle candele per loro (chi vuole può pregare per la loro evoluzione nella Luce), dare un nome ai bimbi non nati e molto altro in base al caso specifico. Personalmente consiglio di rivolgersi a Fabio Netzach, bella persona, molto preparata. Spesso basta davvero poco per spezzare catene pesanti per noi stessi e i nostri discendenti. Quale modo migliore per iniziare un anno davvero nuovo?