Risposta? POCO!
Come oso dire una cosa del genere? Per un mare di motivi: sia positivi (per il nostro modo d’interpretare la vita) sia negativi. Lasciamo da parte tutte le considerazioni prettamente religiose e filosofiche, per cercare un riscontro reale e quotidiano della nostra libertà di scelta e di azione. Dopo appena quarant’anni di ricerca quasi spasmodica, una sintesi estrema potrebbe suonare più o meno cosi:
- Da un punto di vista puramente umano, materiale, se preferite, che non tiene in considerazione disegni divini, siamo comunque schiavi dei condizionamenti, della società, dell’inconscio collettivo, del potere, dell’informazione, delle nostre emozioni e istinti, dei bisogni primordiali e soprattutto dei mezzi necessari per soddisfarli, della genetica, della cultura del luogo dove viviamo, delle leggi, delle tasse e… Del libero arbitrio del nostro prossimo. Quante volte ci siamo innamorati di una persona che non ne voleva proprio sapere di noi?
- Se ci addentriamo nell’ambito più spirituale (in teoria tutto è spirituale, ma per per comodità di narrazione, scindo) la situazione pare precipitare, nonostante tutto il “Newagismo” imperante che tenta di farci credere di poter plasmare la vita in una settimana; sebbene offra al contempo, delle possibilità di riscatto impensabili. Che ginepraio! Se, ad esempio, un astrologo vede subito, da un tema natale di una persona, il suo tipo d’intelligenza, le prove principali che dovrà affrontare, la sua capacità d’amare o meno e credetemi è difficilissimo sbagliarsi, allora si ha la conferma che ogni nascita obbedisce a un piano in parte già stabilito. Noi possiamo e dobbiamo superare, trasformare e trascendere i limiti e le prove della giovinezza, ma questo ci costa anni e anni di vita. Certo in ogni momento siamo liberi di scegliere, ma prevalentemente ciò che NON peggiorerà la situazione; altri fattori rimangono, e pure a lungo, aldilà di ogni sforzo di volontà. D’altronde i pilastri fondamentali di ogni credo invitano all’accettazione, all’acquietamento dell’ego, alla ricerca di gioie “superiori”. E’ pure vero che ognuno di noi, in qualsiasi momento, può compiere opere prodigiose senza nemmeno rendersi conto d’aver cambiato la vita a tutte le persone coinvolte. Come è anche possibile, e più facile di quel che s’immagina, cambiare aspetti fondamentali della nostra esistenza senza nemmeno esserne realmente consapevoli.
- Perché non siamo più liberi? Come potrebbe questo mondo immenso proseguire la sua esistenza se non ci fossero regole? Se la Luna decidesse di fare un tuffo in mare o il Sole preferisse illuminare un popolo più bello del nostro…
- COME RISCATTARE LA PROPRIA VERA LIBERTA’? Facendo gli eremiti o i vagabondi? Troppo semplice oppure troppo doloroso. Lasciamo da parte quella esigua minoranza che riesce davvero a fare ciò che ama fare; noi, comuni mortali, che possiamo fare? LIBERARCI dei nostri DEMONI INTERIORI anzitutto! Quante volte abbiamo visto persone che avevano tutto, ai nostri occhi, ridursi in stati pietosi, perdendo persino la propria dignità o arrivare al suicidio? Belli, ricchi, famosi, amati eppure infelici. Gli sciamani che ho conosciuto e che mi hanno insegnato molto, mi ripetevano: “il mondo è come tu lo sogni”. Se sei vittima di te stesso, dei tuoi complessi, dei sensi di colpa che non hanno vero motivo d’essere, se non riesci a perdonare te stesso, il mondo e gli altri, fortifichi sempre più la tua prigione che non ti permette di vedere oltre. Ti vieti d’intravedere un disegno più ampio di cui potresti addirittura innamorarti, ma ci vuole un fottuto coraggio per riuscirci! Sì: tanto coraggio e determinazione; ma siamo vivi per sperimentare la nostra immensità, mica per annoiarci! Siete d’accordo?