Quest’anno L’Equinozio è esattamente alle 4:49 del 20 Marzo. Vorremmo tutti poter andare in un bel campo fiorito (non necessariamente alle 4:49…) a ringraziare e benedire il momento importante, ma non potendolo fare, possiamo organizzare un piccolo rituale per accogliere al meglio la Primavera e sintonizzarci con le sue energie benefiche e positive, NECESSARIE PIU’ CHE MAI in questo momento di prova. Basta preparare: una ciotola d’acqua , un fiore (anche una foto va bene), una ciotola di sale grosso, incenso ( un bastoncino è sufficiente) e una candela . Se potete mettervi in giardino o sul balcone, ottimo, ma anche sotto al davanzale della finestra va benissimo. Esistono troppe teorie discordanti sul come orientare ogni elemento, seguite il vostro istinto creando un cerchio attorno a voi, per rappresentare un microcosmo. Dal centro ci chineremo come gesto di ringraziamento, verso ogni elemento, indispensabile per la nostra esistenza. Cerchiamo se possibile, di entrare in contatto con l’essenza di ogni elemento, toccandolo, osservandolo e chiedendo nel momento privilegiato dell’equinozio, di armonizzarci con ciascuno di essi. Siamo un tutt’uno. Se volete (fate attenzione vi prego) potete bruciare un po’ di salvia secca o del palo santo, per trasformare le negatività che aleggiano. Visualizziamo l’energia della Terra (Pachamama) che sale fino al nostro cuore, colmandoci di dolcezza, forza, stabilità e compassione. Chi vuole può pregare, cantare, ballare, onorare in qualsiasi modo il Creato, con la certezza che la prossima volta lo faremo all’aperto! Che sia Primavera in ogni senso per tutti!
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Modi antichi per Aiutare Madre Natura anche oggi
Basta poco per fare la differenza
La giornata mondiale della Terra, oggi 22 aprile. Fino a 50 anni fa, sarebbe stato inutile addirittura pensare a una giornata simile, perché Madre Natura veniva omaggiata tutti i giorni. Il parroco del paese veniva a benedire le terre anche 2 volte l’anno. Si recitavano i salmi e altre preghiere (purtroppo la maggior parte di esse moriranno assieme agli ultimi anziani che le conoscono) a protezione dalle calamità naturali. Uno dei miei ricordi più struggenti di mio padre, è quando lo colsi di sorpresa, mentre ringraziava l’albero che ci aveva dato delle pesche così belle e ne accarezzava le foglie. Si festeggiavano gli equinozi e i solstizi, si ammirava il cielo stellato, si conoscevano le erbe e si seguivano i ritmi lunari per i lavori. I bambini crescevano ascoltando racconti sugli gnomi, i folletti dispettosi, le fate, le salamandre, le ondine e i ricercatori dello spirito, conoscevano le forze degli elementali. Questo è solo un misero accenno all’importanza che l’umanità ha sempre riconosciuto alla Terra, alla Dea Madre, considerandola la sposa di Padre Cielo. A questo link troverete la storia, antica quanto noi pellegrini di questa Terra: https://it.wikipedia.org/wiki/Grande_Madre
In sud America il culto è ancora molto sentito e festeggiano la PACHAMAMA in diversi modi:http://comune-info.net/2014/08/pachamama/
Noi che possiamo fare? Sappiamo che la maggior parte dei danni sono provocati da uno sfruttamento sconsiderato, bieco ed egoistico da parte di pochi potenti della terra, ma ricordiamoci che di fronte al Creato, la nostra intenzione vale quanto la loro e noi siamo molti di più! Oltre a ridurre gli sprechi, fare la differenziata, firmare petizioni – occorre stimolare un risveglio delle coscienze e questo vale per al maggior parte dei problemi che affliggono l’umanità. Ringraziamo, benediciamo, offriamo, spargiamo positività, seminiamo, preghiamo e cerchiamo d’insegnare ai bimbi, ai ragazzi, ad apprezzare le meraviglie del Creato. Regaliamo tempo, amore e apprezzamento alla nostra Terra, fonte della nostra vita qui, accompagnando i ragazzi a guardare un prato fiorito, piantando assieme a loro semi in luoghi devastati (vedi la tecnica dei seed balls: http://www.apuaneducazione.it/materiale_laboratori.html
Che questi gesti d’amore ci salvino dall’alienazione dilagante. Metà della popolazione mondiale vive nelle città, dove il contatto con la Terra viene meno, snaturandoci e creando di conseguenza, tutti gli squilibri che vediamo. La compassione, la saggezza, il saper accettare i tempi e l’invecchiamento, sono proprio alcune delle tante virtù attribuite, da sempre, alla Terra, che Lei ci porge generosamente. Quante volte ci manca lo spazio vitale, il silenzio, quel senso di armonia che ci pervade mentre ammiriamo un tramonto…Ci stiamo incarcerando da soli. Quel che era nostro, paradossalmente ora sembra un sogno da ricchi…E lo chiamano progresso. Certo, alcune cose aiutano molto, ma perché non fare un ulteriore passo avanti, integrando il meglio del passato con i vantaggi di oggi?