Sebbene abbia già scritto oltre 270 articoli, sugli argomenti più svariati e curiosi, vedo che i più cliccati sono quelli che parlano d’amore, direttamente o meno. Purtroppo è un lungo periodo in cui i rapporti umani, in generale, sono più complicati. In questi giorni in cui abbiamo molto più tempo per dialogare con noi stessi, voglio condividere con voi quel che ho imparato a mie spese. Ho conosciuto sia il narcisista covert, sia quello overt (tanto per non farmi mancare niente da brava studiosa quale sono…Che bello riderci sopra!). In realtà ci fanno un grande dono. Ma quale dono, visto che sono pure avari? Un attimo di pazienza e ci arriviamo. Quando i primissimi tempi, il narcisista sembra perfino adorante mentre vi osserva, in realtà vi sta scannerizzando. E’ la parte più impegnativa della sua impresa. Vi fa sentire assolutamente libere di aprirvi, mentre lui/lei finge di mostrare la sua fragilità, i suoi bisogni. Siccome ha necessità di ricevere continuamente energie positive da una fonte esterna a sé, perché non riesce a entrare in contatto con se stesso, con la sua anima, sviluppa qualità pressoché diaboliche per carpire esattamente TUTTI I NOSTRI PUNTI DEBOLI E VULNERABILI, per poi cercare di manipolarci. Inutile parlare del come si svolgono le cose da lì a poco. Se state leggendo è perché ci siete passate. Ogni rapporto umano ci fa da specchio, ma sappiate che relazionarsi a un narcisista manipolatore, una volta che troviamo la forza di sganciarci dai suoi machiavellici artigli, ci dà la possibilità di affrontare INFINITI NOSTRI SOSPESI da guarire. Pensate a come faceva leva su di voi, in quale misura, in che modo. Nei primi momenti della relazione dava tutto ciò che avevate sempre desiderato, facendovi sentire felici e radiose. E’ questa la sensazione che si vorrebbe continuare a provare e il narcisista lo sa bene. Da quel momento in poi, inizia il suo gioco al massacro per vedere fino a che punto ha potere su di voi. Ma noi siamo sempre le stesse persone di quel momento! Involontaria-mente con una sorta di comando inconscio, il narcisista ha fatto venir fuori la tutta la nostra bellezza …Ma “quella” bellezza è sempre la nostra bellezza! Apprezziamoci noi, ora in totale sincerità, perché lui/lei lo faceva con falsi intenti e saremo ancora più belle in tutti i sensi! ECCO IL SUO DONO PER NOI! Per cogliere appieno il dono, dobbiamo perdonare il narcisista, perché la rabbia e il dolore continuano a tenerci legati a lui/lei. Il narcisista è un’anima sofferente che non vuole guarire. Non può mai rilassarsi, perché deve escogitare la prossima bugia da raccontare, trovare nuovi territori, perché sa di fare presto terra bruciata intorno a sé e inseguire almeno due o tre nuove prede, che lo distraggano dall’inferno che ha dentro. Ha bisogno di diverse vittime in contemporanea, perché ha un buco nero dentro di sé. E’ talmente incastrato nei suoi meccanismi di controllo, di paure, di rabbia che non si fida di nessuno, perché ha il terrore d’affrontare il suo lato oscuro. Solitamente ha subito un trauma nell’infanzia che ha bloccato il suo sviluppo emotivo; infatti quando urla le peggiori cose, se si riesce a distaccarsi un attimo, senza ascoltare tutte le atrocità che vomita, guardando oltre le apparenze, si vede un bambino che pesta i piedi, perché il mondo non vuole obbedire subito a ogni suo capriccio, ma che soprattutto non lo considera abbastanza, non lo ama abbastanza. Tutti noi abbiamo avuto dei traumi, non per questo andiamo a caccia di vittime a cui farla pagare, ma lui /lei è sempre lì, avvinghiato al suo dolore, che non vuol trasformare in alcun modo. Continua a comportarsi così, per sopravvivere a se stesso, al vuoto che non riesce mai a colmare, perché cerca sempre il nutrimento sbagliato; sebbene insegua sempre vittime amorevoli, con buone energie, perché ne intuisce la capacità nutritiva. Chissà quante volte avrà sedotto anime belle, che avrebbero potuto davvero dargli un aiuto prezioso nel liberarsi dalle sue catene, ma NON rientra nelle regole del gioco che si è auto imposto. Preferisce considerare gli altri come pedine di un suo gioco, che può manovrare a suo piacimento, illudendosi così di essere più forte e per nutrire il suo misero ego. In realtà è sempre più solo e non riesce a capire che starà sempre peggio, perché va contro ogni legge d’amore e della vita. Riesce nel suo intento seduttivo, perché in un primo momento s’invaghisce del nuovo “giocattolo” che ha tra le mani e questo lo fa sembrare sincero e convincente, ma il capriccio dura poco, come le dosi per i drogati. Anche lui è una vittima, ma di se stesso. Ringraziamolo per averci fatto scoprire una parte della nostra bellezza che non conoscevamo e affidiamolo all’Universo, affinché illumini la sua anima. Noi nel mentre, siamo diventate più forti e soprattutto consapevoli, della meraviglia che siamo.