L’8 Marzo che vorremmo

Sederci accanto ai voi uomini e trovare assieme le soluzioni, perché se tutto il resto dell’Universo, si basa sull’equilibrio tra maschile e femminile, magari sarebbe il caso che noi, miseri occupanti del pianeta, facessimo lo stesso. Vorremmo sapere che tutte le nostre sorelle stanno bene. Che siamo amate e protette dai nostri compagni, nella stessa misura in cui noi amiamo e ci prendiamo cura di loro. Vedere le bambine giocare con le bambole, invece di diventare bambole in giochi indegni di qualsiasi forma di umanità. Sarebbe meraviglioso poter uscire a ogni ora della notte, da sole, per parlare con le stelle in tranquillità, guardare a lungo la luna in silenzio, per recuperare energie e frammenti della nostra essenza. Quanto vorremmo poter essere totalmente vostre alleate, in ogni frangente di questa esistenza, ma c’imbattiamo troppo spesso in un vostro perverso senso di superiorità, che ci costringe a doverci difendere. Potremmo offrirvi molto, molto di più, ma ancora non riuscite a capire appieno il valore dei nostri doni, che arricchirebbero voi in primis. Parliamo di donne, le donne che riescono ancora a fatica, a non scimmiottare il modello maschile. Le donne, che seppur ferite, rimangono fedeli a ciò che sono. Vi affannate tanto a scoprire i misteri di Marte, senza riuscire a svelare la profonda bellezza di chi vi è accanto. Continuiamo ad amarvi ugualmente, perché siamo donne.