Fiumi d’inchiostro sono stati versati nel tentare di descrivere “l’esonazismo” di cui pochi ricercatori di luce s’interessano, per ovvie ragioni, ma quando si scorge, per caso, il nome del Maestro Gurdjieff, solo un doveroso approfondimento placa le mille domande che affollano la mente. Vi chiederete di chi sia il busto nella foto. E’ della mente diabolica, che stravolse ogni forma di credo, filosofia, disciplina e religione esistenti a suo uso e consumo, per avvallare la follia della razza superiore che doveva governare il mondo: Rudolf von Sebottendorf (ultimo nome assunto). Istituì la Società Thule, conosciuta anche come la Società degli Assassini. Oso fare un misero riassunto della pazzia che ha portato alla morte milioni e milioni di persone innocenti, i link d’approfondimento sono abbastanza esaustivi, anche se in verità, neppure i molti trattati pubblicati possono esserlo, perché nessuno può arrivare a intuire i livelli di follia degli attori della tragedia. E’ conoscenza comune la ricerca di Hitler del Sacro Graal e della Spada di Longino per ottenere poteri sovrannaturali… Ma questo non è che la punta dell’iceberg dell’esecrabile opera di auto convinzione, di illusione collettiva, di un ristretto gruppo di persone che si sono autoproclamate super uomini, simili a dei, da qui il VRIL. Sebottendorf assieme ad altri “intellettuali accreditati” dell’epoca, leggendo e studiando con ego distorto i testi esoterici, si appigliarono a qualsiasi figura spirituale, mistica e di potere per alimentare le loro leggende. Tra questi Gurdjieff che si dice incontrò ( navighiamo sempre tra realtà e leggenda) Sebottendorf diverse volte nell’arco di due anni. Il Maestro non si accorse del suo ego ipertrofico? Gli trasmise la sua conoscenza sapendo già, forse, l’uso che ne avrebbe fatto? Condivideva in qualche modo la sua visione? Nessuno ha notizie dirette dei loro incontri. Forse tentò di dissuaderlo o forse assecondò un piano distruttivo già scritto. Una banale ricerca su wikipedia, descrive Gurdjieff anche così:
“Secondo alcuni, Gurdjieff indossava appositamente una “maschera di apparente fraudolenza” per percorrere la via che i sufi chiamano la “via di malamat” ossia la “via del biasimo”, consistente nello scandalizzare appositamente, come un maestro zen, ad esempio comportandosi anche in maniera incoerente o poco consona.” Hitler non conobbe direttamente né Gurdjieff, né Sebottendorf. Approdò alla Società Thule dopo diversi ricoveri in ospedali psichiatrici, dove venne “iniziato” ai segreti. Astrologicamente il suo tema natale denota un’estrema fragilità mentale, ammantato del carisma che purtroppo conosciamo…Uno strumento perfetto per rappresentare l’oscuro potere. Attraverso medium compiacenti o terrorizzate o esaltate anch’esse, trovarono conferma del loro operato persino dagli abitanti di Aldebaran. Si sono autoproclamati dei e con l’ausilio di una ferocia demoniaca hanno imposto la loro illusione al mondo. Forse era già tutto scritto nella storia dell’umanità, ma senza una potente e diffusa complicità, non sarebbero mai giunti a certi livelli di potere distruttivo… Per approfondire:
http://helleland.altervista.org/blog/il-terzo-reich-tra-occultismo-ed-esoterismo/