Continua la ricerca dei luoghi di potere. Posti che emanano un’energia tale da permetterci di fare un piccolo salto quantico e rientrare veramente in contatto con noi stessi. In questi ultimi anni è più che mai necessario. Molti ricercatori dello spirito concordano sul fatto che, effettivamente il 2012 ha segnato l’inizio di un lungo periodo difficile pure sotto il profilo energetico. FILICUDI, questa piccola isola Eoliana, in particolare in località Pecorini, è colma di un’energia… commovente. Appena si sbarca si viene avvolti da ondate di dolcezza profonda intrise di forza positiva, leggera e potente al contempo. Sensazioni difficili da tradurre in parole e ovviamente, almeno in parte, diverse per ciascuno. Il paesaggio, la potenza dei colori, il profumo che varia in base al vento che accarezza la pelle, la vegetazione che sfida gli elementi a cui l’isola è totalmente esposta e le onde del mare, traghettano subito verso un’autenticità di cui abbiamo nostalgia, che purtroppo sembra svanire sempre più. Trovare gli stessi terrazzamenti delle 5 Terre, dove si coltivava l’uva, ormai totalmente abbandonati, lascia un senso di malinconia, perché quel vino doveva essere l’essenza di Pachamama . L’incantesimo si spezza del tutto nel momento in cui ci si rapporta con le persone che gestiscono i locali. In un paradiso simile, si spera che gli abitanti siano immersi nella medesima bellezza, ma per una crudele legge di compensazione che sembra governare questa nostra dimensione, ci si imbatte in un’avidità e in una maleducazione alquanto miopi. Forse molti turisti vi hanno infastiditi o non hanno saputo apprezzare la sacralità del luogo, ma siamo tutti pellegrini su questa terra e sicuramente a voi non piacerebbe essere trattati allo stesso modo se foste lontani da casa. Si approda sulla piccola isola già pronti a pagare un sovrapprezzo, perché si comprende quanto possa costare il trasporto di tutto ciò che vi arriva da fuori, ma, dispiace dirlo, avete perso il senso della misura. Sappiate che le cifre che osate imporre offendono i turisti, oltre a rovinare il ricordo stesso delle bellezze di casa vostra. Care lettrici/lettori, godetevi l’energia di questo luogo divino, ma a meno che i custodi dell’isola non si ravvedano (cosa che aiuterebbe anzitutto loro), portatevi da mangiare al sacco; anche perché la pasta filicudiana (vi lascio la ricetta, ecco il link del mio blog di cucina: http://blog.cookaround.com/meltingpot1/pasta-filicudiana/) è, per i miei gusti, piuttosto acre. Ebbene sì, confesso di divertirmi con un blog di cucina che non curo molto, ma sono figlia di Chef, ogni tanto la nostalgia mi assale. Troverete anche come preparare l’insalata Eoliana servita in tutte le isole: http://blog.cookaround.com/meltingpot1/insalata-eoliana/
Anche il cibo racconta la nostra umanità…