Isadora Duncan: sublime innovatrice della Danza e la sua incredibile vita

Liberò così mezzo mondo dalla rigidità dei movimenti imposti dai canoni classici  fino ad allora.

      Visitando la fondazione dell’ editore Franco Maria Ricci, si scopre una sua opera dedicata a una delle Donne più rivoluzionarie del novecento: Isadora Duncan e la “elogia” come: “Atea, bisessuale e comunista”.  Questa straordinaria Donna,  osservando le statue classiche del British Museum, dopo essersi rifugiata a Londra, per sfuggire alla miseria del tempo a San Francisco, le rielabora dentro di sé, facendole diventare fluide movenze di danza…Liberando così mezzo mondo dalla rigidità dei movimenti imposti dai canoni classici  fino ad allora. Isadora dà finalmente spazio a un’espressione corporea più spontanea, che richiama la ciclicità e l’energia della natura, che si rigenera continuamente. Ebbe tanto talento e notorietà, quanto sfortuna nella sua vita. Molti amori, una libertà anche interiore, inimmaginabile per l’epoca,  ma la morte per annegamento, di entrambi i suoi figli, le fece accarezzare a lungo l’idea della morte, finché non sopraggiunse in maniera davvero assurda: una delle sue predilette sciarpe, s’impigliò nella ruota della Bugatti, guidata dal suo amante, strangolandola. Le sue ultime parole, prima di salire sull’auto furono: “Je vais à l’amour!” Che tu possa essere davvero nell’amore Isadora, danzando libera…