Candelora, la festa della Luce,le Origini e il giorno della Marmotta

Pochi di voi ricorderanno le Signore anziane, che giravano per le case del paese, a distribuire le candele benedette durante la messa nel giorno della Candelora. Quelle candele venivano tenute in gran considerazione, perché si accendevano quando qualcuno era ammalato o nei momenti di prova particolari. Qual’è l’origine di questa ricorrenza religiosa, durante la quale si benedice anche la gola intrecciando due candele sotto al mento del fedele? La Vergine Maria, in osservanza delle leggi ebraiche, dovette presentarsi al tempio per la purificazione dopo il parto. All’epoca chi aveva partorito un maschio era impura per 40 giorni e nel caso di una femmina, addirittura per 80 giorni. Trascorso questo tempo, doveva recarsi al tempio per purificarsi accendendo anche diverse candele. Sorvoliamo sulle considerazioni in merito. Nel calendario liturgico, la Candelora e il Sabato Santo, sono i due momenti principali in cui si celebra la sacralità del fuoco. Certo, è quantomai particolare, che la religione cattolica contempli l’usanza ebraica di purificazione nel caso dell’Immacolata Concezione; ma ricordiamoci che Gesù stesso si fece battezzare da Giovanni nel Giordano, come chiunque altro… Perché un vero Dio/Uomo è anche umile. La benedizione della gola è invece in nome di San Biagio, patrono della faringe, poiché guarì un bimbo a cui si era conficcata una spina in gola. Il Suo giorno è il 3 febbraio, ma da tempo, purificazione, festa della luce e del fuoco, assieme alla benedizione della gola, si svolgono in contemporanea durante la Candelora. Oltremare invece, proprio nel giorno della Candelora (Candelmas Day) negli Stati Uniti e in Canada, si cerca di trovare e di osservare, il rifugio di una marmotta. Se l’animale uscendo dalla sua tana vede la sua ombra, perché la giornata è soleggiata, si spaventerà e rientrerà subito, presagendo così altre 6 settimane di freddo. Se invece la giornata è nuvolosa, la marmotta rimarrà fuori, alimentando la speranza, che l’inverno finisca presto. Che questo 2 febbraio sia colmo di luce, del fuoco che purifica e guarisce le nostre gole, permettendoci di comunicare nel migliore dei modi e che la primavera si affacci prestissimo nelle nostre vite.